Il SuperEcobonus non è solo un generoso sconto fiscale, è molto di più. E’ anzitutto sapienza progettuale e competenza tecnica ma non solo, anche rigore esecutivo e conoscenza normativa.
Il SuperEcobonus cioè è visto da molti, come i precedenti incentivi per l’edilizia privata (detrazione 50% ristrutturazione edilizia; riqualificazione energetica 65/50%): faccio i lavori (bene possibilmente) e poi sbrigo le pratiche per godere dell’incentivo. Con il SB non è più esattamente così. La “pratica SuperEcobonus” va pensata, sviluppata e decisa all’inizio, nella fase di “Ideazione” o “Concept”, sulla base di un’attenta ed esaustiva pianificazione di ogni passaggio. Il buon esito dell’iter, cioè delle fasi operative della progettazione, esecuzione e chiusura, dipende dalla qualità della prima fase.
Quindi è uno sconto fiscale? No, è anzitutto un “progetto”, che implica scelte consapevoli, capacità realizzative, competenze. Necessita di sapienza tecnica, teorica e applicata. Un progetto che dev’essere ideato e costruito per e su ogni caso specifico impiegando competenze tecniche, giuridiche, fiscali e finanziarie. Il legislatore l’ha pensato in questo modo perché l’obiettivo non è (solo) distribuire investimenti pubblici per far ripartire l’economia, ma anzitutto far sì che si realizzino interventi di qualità in grado di migliorare veramente la qualità degli edifici e quindi abbattere veramente consumi energetici ed emissioni.
Dunque, il SuperEcobonus è un “processo” che va governato. Al Professionista si richiede di governare questo processo, che coinvolge molteplici interlocutori, realizzando una guida unitaria e autorevole. Al cittadino beneficiario nonché committente, però, spetta il compito non sempre agevole di individuare il professionista all’altezza e di dargli un incarico nei termini descritti.
In conclusione, l’obiettivo è riqualificare edifici, rendendoli più efficienti, più sicuri, più belli. Non “regalare case gratis”, appiccicando cappotti e serramenti a caso, solo perché sono gratis. Invece in molti hanno inteso che il fine ultimo è non spendere nulla e che il SB è solo un mezzo. Sbagliato. Se l’approccio è questo, l’intero percorso sarà una sofferenza con probabile tragedia finale.
ps. questo articolo prende spunto da un bel pezzo pubblicato da ingenio-web.it ampliandone alcuni aspetti